Circo Inzir è un progetto di Teatro Circo, che nasce dalla volontà comune da parte di un collettivo di artisti di varia formazione e provenienza di portare spettacoli, parate e laboratori in quelle zone del mondo dove la vita si complica a causa di povertà, guerre e sfruttamento. L’intero progetto è autofinanziato tramite cabaret e spettacoli ad offerta libera, promossi e fatti dagli stessi artisti. L’obiettivo che ci siamo proposti è stato quello di portare la nostra arte in giro per il mondo, per trovare dei punti di unione e di scambio tra le diverse culture e di promuovere un progetto a favore della multiculturalità, usando il circo come mezzo di comunicazione, unione e condivisione, partendo dall’idea che questa disciplina artistica sia per le sue caratteristiche e per la sua fruibilità uno dei mezzi più indicati per creare rapporti sociali e diminuire le distanze. Creare una Carovana capace di seguire le orme del circo. La nostra prima “carovana” si è mossa nel febbraio 2012 ed ha avuto come meta i campi profughi Saharawi. Nei Territorio dei Saharawi abbiamo fatto il cabaret che avevamo già precedentemente portato in diverse serate in Italia prima della partenza. In seguito abbiamo avuto la fortuna e l’occasione di poter fare spettacoli anche ad Algeri, tramite il Ministro della Cultura Algerino, e nella città di El-Kseur. Durante la permanenza nel deserto e lungo tutto il viaggio di ritorno lo spettacolo è stato arricchito dalla contaminazione culturale delle persone e soprattutto si è dovuto adeguare alle situazioni e ai contesti che abbiamo incontrato. Credevamo prima di partire, e abbiamo avuto conferma poi, che il teatro di strada sia uno dei modi migliori per arrivare ovunque, proprio per la spiccata facilità con cui l’arte di strada riesce a relazionarsi ai più vari contesti e alle più varie situazioni e realtà. Nel gennaio 2014 siamo partiti per un’ altra destinazione; Guatemala (Info progetto Circo Inzir nel Péten).Abbiamo creato un diario di viaggio dal nome ” diario di brodo, cosa bolle in pentola” dove abbiamo raccolto giorno dopo giorno la nostra esperienza.Ora ci stiamo preparando al prossimo progetto previsto per gennaio 2016 ; la meta? Etiopia!